Gioiella Bruni Roccia è Professore associato di Letteratura inglese (L-LIN/10) presso la Libera Università Maria Ss. Assunta di Roma. Attualmente insegna Letteratura inglese, Letteratura-Mondo in lingua inglese e Teoria della traduzione nel Corso di Studi in Mediazione linguistica e culturale , di cui è stata Presidente dal 2015 (anno di istituzione del CdS) fino al 2021.
La sua attività di ricerca, pur nella varietà delle tematiche e degli autori trattati, ha sempre avuto come punto focale la primarietà del testo, considerato nella prospettiva teorica e pragmatica della comunicazione letteraria nel senso più lato. Di qui l’interesse specifico per il Settecento inglese, e quindi per l’emergere di una consapevolezza critica della forma in funzione di un pubblico da educare; di qui anche l’interesse costante per la dimensione paratestuale e metatestuale e per le teorie della ricezione. Ne danno prova, oltre a diversi articoli, due monografie: Alle origini del novel. Studio sulle Prefazioni di Defoe (Roma 2001) e Locke e la costruzione del lettore moderno. Sulle soglie del 'Saggio sull’intelletto umano' (Roma 2013).
L’esplorazione delle zone di confine tra la scrittura narrativa e i linguaggi del sapere filosofico e scientifico emerge dall’approfondimento delle relazioni intertestuali tra Henry Fielding, Laurence Sterne e Shaftesbury: di quest’ultimo ha anche curato la traduzione di Sensus communis. Saggio sulla libertà di spirito e di umorismo (Roma 2006). Il filo rosso dell’intertestualità e dell’ibridazione tra i generi e le forme letterarie è alla base di altri lavori, fra cui Myriadminded Men: Coleridge & Joyce (Roma 2008). In questi ultimi anni si è occupata prevalentemente di ecologia letteraria e di questioni connesse alla traduzione e alla trasposizione interculturale.